Milano, gennaio 2022.
Ed eccomi qui a raccontare il 2021. Sicuramente è stato un anno importante! Il motivo è che sono diventato papà! Quindi sì, è stato l’anno più bello.
Sportivamente parlando… è stata dura! Per molti motivi. Nella prima parte dell’anno il COVID ha continuato a limitare le gare, a far chiudere le piscine. Risultato? Al primo di giugno non avevo ancora fatto un metro di nuoto e avevo cancellato dal mio calendario almeno 3 gare a cui volevo partecipare. Già le gare… cominciamo da queste!
Quattro gare, due duathlon, uno Sprint in bici da corsa e uno in MTB e due triathlon, uno Sprint in bici da corsa e uno Sprint in MTB. Tranne la prima gara, le altre tre sono state un “revival”, tutte gare che avevo già fatto.
Questo l’elenco e il tempo totale
Gara | Tempo |
Duathlon Sprint di Barzanò (LC) | 01:14:13 |
DJ Tri Sprint (MI) | 01:13:23 |
Triathlon Cross Sprint Lago di Mignano (PC) | 01:28:40 |
Duathlon Cross dell’Adda (LO) | 01:04:02 |
Tutte gare molto sofferte, in particolar modo quella del mio compleanno, il 12 giungo, al lago di Mignano, dove nonostante una splendida giornata di sole (rispetto alla pioggia e freddo del 2018) la parte in MTB mi ha fatto sudare e non poco! In generale su tutte e quattro le gare mi sono divertito, ho respirato “l’aria da gara” quella che ti fa provare adrenalina!
Allenamento. Come detto il tempo è stato poco. Complessivamente mi sono allenato / ho partecipato a gare per oltre 223 ore, -7% rispetto al 2020, dove, nonostante la pandemia, mi ero concesso più giri in bici e avevo fatto più attività indoor, “rulli” in particolare (cosa però che odio abbastanza e infatti nel 2021 sono state ben poche le volte che pedalato in garage e nel 2022 ancora nessuna!).

Dal grafico si capisce subito che ho dedicato poco tempo al nuoto, ma tenendo conto che le piscine sono state chiuse per ben 6 mesi (cosa tra l’altro davvero assurda…) non è andata poi così male. Ho ripreso a correre di più, superando i 1.000km annui, in fondo con poco tempo a disposizione è la disciplina più “semplice”. Nella bici mi ero dato come obiettivo di fare almeno 3.000km, obiettivo mancato. C’è un però… che vediamo dopo.

Il grafico sopra mostra la % di tempo dedicata alle tre discipline. Gli anni super bilanciati (triennio 2017-2019) sono lontani… l’effetto pandemia è evidente.
Nuoto
Nessun corso con la squadra, piscine chiuse (qualcuna aperta per atleti agonisti…) per metà anno e, di conseguenza, prestazioni calanti. Mi è mancato nuotare e si è visto nelle due gare sprint che ho fatto, in particolare quella del lago di Mignano. Ho nuotato poco anche in acque libere, nonostante qualche bella uscita nelle acque di Bordighera a ottobre (facendo 100 le attività di nuoto, gare incluse, il 7% ho nuotato in acque libere e il 93% in piscina).

Nel 2020 e 2021 ho nuotato meno che nel 2016, il mio primo anno di triathlon! La velocità media sembra in aumento ma penso sia un dato un po’ falsato, dovuto alla mia “piscina preferita”. La vasca della Virgin di Bicocca, infatti, piscina in cui ho nuotato per il 75% delle volte, è lunga 22 metri e qualcosa, non so quanto, ma nel Garmin inserisco 23 metri. Questo mi dà qualche secondo in meno, rispetto al tempo effettivo (che poi si potrebbe fare un lungo discorso sulle piscine “accorciate” di qualche metro solo per motivi di legge…).
Bici

26 ore in meno rispetto al 2020. Molte ore in meno passate sui rulli (40% del tempo nel 2020, 13% nel 2021), ma anche molte meno ore in bici da corsa. I km percorsi in MTB, grazie anche al fatto che sono rimasto molto a Voghera, territorio ideale per questo tipo di bici, è passato dal 24% del 2020 al 46% del 2021. In totale ho percorso 927 km in MTB con un dislivello di oltre 11.000 metri. La velocità media è molto più bassa rispetto alla bici da corsa, siamo intorno a 20 km\h contro i 32 km\h della bici da corsa (influenzati anche dalle molte uscite al velodromo del Parco Nord di Milano).
In generale continua la mia paura nel percorrere le strade normali in bici da corsa, davvero troppo pericolose, purtroppo. Ho letto che l’anno 2021 è stato l’anno delle Gravel che hanno venduto molto… ecco sono d’accordo, anche io ci sto pensando a questo tipo di bici che ti può portare in strade meno trafficate.
Corsa
Un buon 2021, ho ritrovato il piacere di andare a correre. Mi sono mancate un po’ le gare, nel 2021 non ero iscritto a una società di atletica e questo un po’ mi ha limitato nel fare qualche gara. Nel corso del 2022 vorrei tornare sui campi gara di questa specialità, magari un trail (non troppo difficile!).

Il grafico mostra un aumento delle ore passate correndo e un problema sul dislivello. Sì perché un po’ di allenamenti trail li ho fatti (15 corse, per la precisione, per un tempo totale di 14 ore) ma il dislivello penso sia da imputare al Garmin 935 che a metà del 2021 ha deciso di segnare dislivelli completamente errati a causa della rottura del sensore della temperatura e dell’altimetro barometrico. La cosa mi ha fatto arrabbiare non poco con Garmin, vi lascio un link interessante su cui potete trovare una ragione di questa rottura (link). Ho cercato, per quanto possibile, di correggere i dislivelli errati riportati usando la traccia GPS su ogni attività. Non sono sicuro però di averlo fatto su tutte. A fine hanno ho ceduto e forse con un po’ di rammarico a posteriori, ho preso il Garmin 945, l’evoluzione del 935 ma che è praticamente uguale. Rammarico perché forse era arrivato il momento di cambiare serie e c’era un interessante offerta da Decathlon sul Fenix 6 modello base, che sarebbe stato più che sufficiente per le mie necessità (ok avrei perso le mappe ma finora, dopo un mese, non le ho ancora mai usate…).
Tornando alla corsa la media di ogni allenamento è 9km e circa 43 minuti. La frequenza cardiaca media è di 155 battiti.
Considerazioni finali
Oltre a tutto questo segnalo ben 62 attività di stretching, che aiutano e non poco anche per l’equilibrio mentale. In totale ho fatto 24 ore e mediamente l’attività è durata 23 minuti. Le insegnanti della Virgir Revolution sarebbero fiere di me! O forse no….
Come detto all’inizio. Il tempo è poco. La coperta è corta. Non è andato male questo 2021, mi sono divertito e questo è quello che conta di più. Di sicuro sono lontani i tempi in cui facevo molto più allenamento, molto più mirato e tecnico. Ovviamente le prestazioni vanno di conseguenza, per cui il 2018 resta l’anno dei 40 anni e l’anno in cui sono andato meglio. Mi devo abituare… è quindi questa la nuova normalità? (espressione rubata alle grandi aziende quando parlano di Smart Working :-)).